

Quale missione ? La missione di far amare Dio come
lei l'aveva amato, d'insegnare alle anime la sua piccola via di umiltà e di
abbandono. E il suo arcano presentimento, il suo desiderio delicatissimo si
verificò in maniera stupenda così da divenire in breve la Santa più popolare e
più amata del secolo.
Teresa di Lisieux, con linguaggio limpido e fresco,
ci mette in contatto con la sua anima, col suo modo di pensare e di vivere per
nulla disincarnato, traboccante di sentimento puro, di ardore serafico, di ansie
apostoliche. Acuta contemplativa, ricca, sebben giovane, di esperienza e di
divina saggezza, ella ci addita l'itinerario più semplice e sicuro per
raggiungere la meta soprannaturale: entrare in intimità con Dio come con un
Padre amatissimo, Padre misericordioso e tenero verso chi, persuaso della
propria debolezza e delle proprie miserie, si volge a lui con illimitata
confidenza.
La sua è un espressione di fede solida, di speranza
serena, di amore sommo verso Dio, garantito dal zelo ardente per l'avvento del
regno di Cristo sul mondo intero.
Ella mai si illuse circa il mistero della nostra
salvezza, il quale, se comincia a Betlemme, si consuma però sul Calvario. Per
tale ragione si professava di Gesù Bambino e del Volto Santo. La croce, la
sofferenza nel corpo e nell'anima marcò profondamente i passi della Santa, dagli
anni d'infanzia e dell'adolescenza, con la morte prematura della mamma, la
malferma salute, la misteriosa malattia, la separazione dalle sorelle maggiori,
a quelli della giovinezza con gli ostacoli al suo ingresso al Carmelo, conle
prove indicibili dei primi anni in monastero, con le vicende dolorosissime del
tramonto del babbo, fino alla malattia che lentamente la consumò: croce sempre
accolta, abbracciata e trasformata in olocausto purissimo a Dio per il
prossimo.
La Santa delle rose e del sorriso modellò con
fortezza la sua esistenza sul santo Vangelo, imprimendo di puro eroismo gli atti
più ordinari e comuni credendo alla parola del Maestro che il regno dei cieli è
dei piccoli e di coloro che ad essi si fanno simili.
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